TRAMA: Christopher ha avuto la pessima idea di organizzare la festa più eccezionale di sempre, che gli ha fatto guadagnare un biglietto di prima classe per lo sfratto. Per sua fortuna, ci pensa Eleonora, la bella barista del suo pub preferito, a trovargli un nuovo alloggio: dividerà un appartamento con Stefano (un aspirante modello di intimo con un ego sproporzionato) e con Samuele, il fratello di Eleonora. Samuele che sogna di fare il fotografo professionista, che si diletta in cucina e che da subito diventa una luce abbagliante nella vita di Christopher. Ma Samuele ha anche una fidanzata e un armadio intero di segreti e paure. Sarà davvero disposto a uscire dalla sua comfort zone e ricambiare i sentimenti di Christopher?
RECENSIONE: Bello, bello, bello! La storia tra Christopher e Samuele è una di quelle che fa bene al cuore e scalda gli animi anche delle persone più gelide. La dolcezza trasuda da ogni pagina, senza appesantire o rischiare di farvi venire il diabete. Questo perché, nonostante i 2 protagonisti siano dolcissimi da vedere assieme, sono fondamentalmente degli “idioti” circondati da “idioti”. Sono dei ventitreenni che si comportano come dei ragazzi della loro età (grazie al cielo), senza essere troppo infantili o troppo adulti. Le loro buffonate fanno da sfondo ad una storia che nasce poco alla volta, sviluppandosi anche in mezzo ai piccoli drammi che li vedono protagonisti.
Christopher, nonostante la sua vanità immensa, è un ragazzo umile e leggermente goffo, sempre col sorriso sulle labbra. Ad un primo impatto sembrerebbe quasi “vuoto”, salvo poi scoprire che è un ragazzo come tanti che, per piacere sempre agli altri, alla fine si è un po’ perso per strada. Nonostante il suo carattere solare, non ha dei veri amici, cosa di cui si rende conto solo dopo aver conosciuto Samuele e il suo migliore amico, Stefano.
Samuele, nonostante sia la reincarnazione della signorina Rottenmeier (parole del suo migliore amico, eh), è un ragazzo con un sogno quasi più grande di lui che non può fare a meno di inseguire. Al contrario di Christopher che ha una famiglia amorevole, la sua lascia alquanto a desiderare. Le ferite che gli ha lasciato la sua famiglia, sono talmente profonde che si porta le cicatrici addosso anche dopo aver preso le distanze da quasi tutti loro.
Grazie a questo libro ho finalmente capito il trope Found Family. Non c’è dubbio che sia questo trope a far da padrone in questa storia. Christopher e Samuele trovano una famiglia in Eleonora, Stefano e l’ego di Stefano, amici impiccioni che vogliono solo il loro bene spingendoli anche, in modo non tanto velato, tra le braccia uno dell’altro. Un’altra cosa che mi ha fatta impazzire, è stata trovare due ragazzi semplici e carinissimi, ben lontani dai bad boys che riempiono le pagine di tanti altri libri. Finalmente ho letto una relazione sana, con una solida base di amicizia, complicità, lealtà, fiducia e sincerità. Senza dimenticare l’ironia presente in ogni pagina, persino negli ultimi capitoli che, dopo tanta dolcezza, sono stati quasi uno shock.