TRAMA: Lui era il mio inizio. E il mio senza fine.
Ellis
Ci sono molte cose che non ho mai detto al mio migliore amico. Che lo amo, per esempio. Che mi manca ogni giorno quando è lontano, a volte con una ferocia che mi lascia senza fiato.
Lucky Buchanan è entrato nella mia vita da ragazzo, selvaggio e audace, il mio opposto in tutto. Mi ha attirato a sé, rubandomi il cuore senza neanche provarci. Lui mi sente, anche se non pronuncio quasi mai una parola. Ma ho sempre saputo che questo posto in cui viviamo non poteva essere abbastanza per il mio amico dallo spirito libero. Sapevo di non poter pretendere di tenerlo con me.
Quindi perché, quando finalmente provo ad andare avanti e dimenticarlo, lui torna in paese all’improvviso? Perché è turbato? Perché tra di noi c’è una tensione che non c’era mai stata prima per anni?
Non ho mai osato immaginare un futuro in cui Lucky potesse essere mio. Ma ora, se non voglio perdere il mio amico, potrei non avere altra scelta che dirgli la verità. Il mio cuore appartiene a lui. È stato così fin dall’inizio.
Se solo sapessi come fare a tenere stretta a me una creatura che è nata per volare.

RECENSIONE: Ci sono parole che non dicono nulla. E poi ci sono silenzi che dicono tutto. Lucky? Lui riesce a sentire i silenzi di Ellis come nessun altro.
To catch a firefly è la dolce storia di un’amicizia potente, una di quelle destinate a durare tutta la vita, e anche oltre. Un’amicizia che nasconde sentimenti ben più profondi, nati durante un ballo, cresciuti con la distanza e affermatisi con il ritorno di Lucky. Perché i loro cuori battono all’unisono, perché sono le due metà di una mela. Scegliete voi come definirli, tanto la sostanza non cambia: Ellis e Lucky sono nati per stare uno nelle braccia dell’altro.
Ellis e Lucky sono dei personaggi estremamente realistici, scritti molto bene nei loro momenti forti e in quelli più fragili. Arrivano dritto al cuore di chi legge, coinvolgendo con le loro storie, che siano sulle meraviglie del mondo che esplorano, sulla lavorazione del vetro o sui loro dolori.
Ho amato molto la rappresentazione di un personaggio nello spettro autistico e affetto da mutismo selettivo. L’autrice tratta l’argomento con molta delicatezza, in modo molto reale. Ci sono i momenti difficili che Ellis ha attraversato, e quelli molto dolci con Lucky che non vede il suo migliore amico come “difettoso”, ma quasi migliore grazie proprio a questo. Dove le persone sono impegnate a chiacchierare inutilmente, Ellis osserva il mondo. L’autrice ha trattato questi argomenti non come se fossero un impedimento per Ellis, ma come se fosse quasi un pregio. Non ha descritto la sua vita tutta rose e fiori, non fraintendetemi, semplicemente ha riportato su carta come le persone neurodivergenti possano avere una vita normale, semplicemente se li si tratta normalmente. (Di nuovo, non fraintendetemi, non ha sminuito per niente le problematiche di Ellis).
To catch a firefly è il viaggio nelle menti e nei cuori di 2 uomini eccezionali, entrambi empatici, entrambi disposti a qualunque cosa pur di vedere l’altro felice, anche quando questo significa lasciarlo andare. È un viaggio che Ellis e Lucky ad un certo punto compiono in solitaria, solo per capire che il loro posto è assieme, che restare separati per loro è semplicemente impossibile. Perché dire “ti amo” è semplice, ma restare in silenzio e dire “sei l’amore della mia vita oggi è per sempre” è complicato. A meno che il silenzio non sia quello di Ellis e ad ascoltarlo ci sia Lucky.
