TRAMA: Niente avventure. È questo il mantra di Cinnamon Hotpepper, una semplice mercante di spezie del villaggio di Boohail.
La sua unica aspirazione è vivere una vita tranquilla, lontano da qualsivoglia seccatura. Lei non è come gli altri al villaggio, giovani incoscienti pronti a imbarcarsi in viaggi assurdi per diventare eroi in nome della dea Myva. Tipo Glen, il suo ex.
Tutto quel che Cin desidera è un morbido gatto da accarezzare, un bell’uomo nel suo letto e il miglior formaggio prodotto dall’amica Brie da mettere sotto i denti.
E le cose per un po’ filano anche secondo i piani. Almeno fino alla notte in cui, la vista offuscata da una birra di troppo, Cinnamon si imbatte in uno strano viandante.
Un demone, in realtà.
Un demone brutale, ma incredibilmente affascinante che, attratto e stordito dal potere della cannella nelle tasche di Cin, la segue e la costringe a partire insieme a lui per annientare Myva, la divinità che a quanto pare ha ingannato tutti, umani e demoni.
Cinnamon, che aveva sognato sempre e solo una vita ordinaria, si prepara a seguire Fallon, il demone più sexy della storia dei demoni, in un’impresa pericolosa e probabilmente senza ritorno.
Ma forse la cosa più difficile per la mercante di spezie di Boohail non sarà resistere a draghi e a banditi, bensì al prorompente fascino di un demone impetuoso che si ostina a viaggiare al suo fianco senza maglietta…
Una rom-com fantasy eccentrica con due improbabili protagonisti che si attraggono e respingono tra avventure frizzanti ed estremamente… speziate.

RECENSIONE: Una commedia fantasy molto carina, divertente, ma che non metterei fra gli indimenticabili. La storia è scritta abbastanza bene, ricca di avventura e anche un paio di capitoli spicy per gli amanti del genere. Cinnamon è un bel personaggio, una donna forte e coraggiosa, nonostante le sue paure, che si fa ammirare sia dai suoi co-protagonisti che dai lettori. I personaggi che popolano questa storia, siano essi demoni o umani, sono ben scritti ma non molto approfonditi. L’autrice si è concentrata più sulle scena d’azione e sulla gag da inserire che sui personaggi. Avendo scoperto solo da poco che questo fa parte di una serie (ovviamente gli autoconclusivi si sono estinti insieme ai dinosauri), mi aspetto di rivedere molti dei protagonisti negli altri libri, e che abbiano il giusto approfondimento. L’epilogo definirlo imbarazzante mi sembra un complimento. Una paginetta fronte/retro in cui non si spiega un piffero. I protagonisti compiono il loro dovere, fikifiki di rito…e poi? Non si sa più niente di nessuno, non si sa come ha reagito il popolo alla scoperta che la loro Dea non era una Dea; lupi, orchi e umani che fina hanno fatto? Di nuovo, spero di scoprirlo nei volumi successivi perché così il finale è uno dei peggiori che io abbia mai letto.