TRAMA: Ho una sola regola di vita: non uscire con un DILF.
Ho visto quali conseguenze può avere confondere i confini tra la vita da insegnante e gli
appuntamenti romantici, e non intendo correre quel genere di rischio.
Ma non avevo messo in contro che Hunter Rhodes sarebbe venuto nella mia scuola. Non mi
sarei mai aspettato che quel capolavoro d’uomo, con le spalle larghe e la mascella squadrata,
sarebbe stato un padre così dolce e attento. O che, essendo un uomo apparentemente etero,
avrebbe deciso che voleva me.
Se dipendesse da mia nonna… mi ritroverei innamorato di qualcuno entro la fine dell’anno
scolastico, ma c’è solo un uomo dal quale sono tentato. Con lei che smania in modo
incontrollabile per organizzare appuntamenti, e la metà delle donne single di Grandville che
puntano Hunter, fingere una relazione potrebbe dare a entrambi un po’ di tregua, ma a quale
prezzo?
Per Hunter può anche essere un gioco divertente, ma separare la finzione dai sentimenti reali
non è così semplice per me. E poi c’è quella regola…
Posso frequentare un DILF senza che si realizzi qualche disastro… o qualche paura?

RECENSIONE: Un viaggio dolce e romantico all’interno di una cittadina dove regnano i buoni sentimenti. Forse anche troppo. È stata una lettura piacevole questa storia, ma non mi sento di esaltarla troppo. Ha avuto alcuni punti di forza, come il problema del divorzio e come questo si riflette sui figli; oppure le scie di uno scandalo che seguono ovunque; i problemi da affrontare quando si comincia una nuova vita. Sono temi che l’autrice ha affrontato bene, riuscendo a far percepire lo sconforto che affligge i protagonisti. Senza ombra di dubbio entrambi soffrono per ciò che è successo nelle loro vite precedenti, ma riescono ad affrontare la vita a testa alta e curando le ferite senza farle sanguinare troppo. E ora andiamo invece ai lati negativi, o che almeno potevano essere affrontati meglio. Ci sono molti personaggi che, in teoria, sembra che dovremmo conoscere ma che ovviamente non conosciamo; non ci sono persone cattive, regnano solo i buoni sentimenti. Nessuno porta rancore, tutti sono aperti mentalmente e tutti amano tutti. Ci sono 2 cose nel trope small town che non sopporto più: tutti conoscono tutti ( e ovviamente si fanno i fatti degli altri) e c’è un’altissima concentrazione di persone queer. Inizia il libro e dicono “è difficile trovare persone queer in un piccolo paese di 600 abitanti”, prosegui la lettura e ogni persona che spunta, indovinate un po’? Queer! Ad una certa, non è più una cosa facile da credere.
È una lettura passatempo questo libro, non impegnativo e dolcissimo. Non va oltre le 3 stelle per i punti negativi che ho elencato ma, se siete fan di storie dolci, romantiche e piene di sentimenti positivi, allora buttatevi pure senza problemi su questa storia.