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Questo blog nasce per recensire libri. Alcune recensioni saranno serie, altre un po' meno. L'obiettivo, comunque, è parlare di quanti più libri possibili.

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non imparano mai- layne fargo

TRAMA: Di giorno, Scarlett Clark è una brillante professoressa di Letteratura alla Gorman University. Di notte, è una spietata serial killer (tutti abbiamo bisogno di un hobby, no?). Le sue prede hanno sempre due cose in comune: sono maschi e se la sono cercata. Da anni, infatti, Scarlett seleziona meticolosamente gli uomini peggiori del campus – quelli che, ciascuno a modo proprio, hanno commesso atti di violenza contro colleghe e studentesse senza subire mai ripercussioni – e li uccide. Finora è sempre riuscita a far passare i suoi delitti per apparenti suicidi, ma, mentre si prepara a sedurre e colpire la prossima vittima, la più importante della sua carriera, la scuola decide di indagare più a fondo su queste strane morti. Nel frattempo, Carly Schiller, studentessa alla Gorman, sta cercando di sopravvivere al primo anno di università. Finalmente lontana dalla sua piccola città e da un padre emotivamente violento, Carly vorrebbe solo concentrarsi sugli studi e farsi notare il meno possibile. La sua nuova compagna di stanza, però, è di tutt’altra idea. Allison, infatti, è disinvolta e sicura di sé – tutto ciò che Carly vorrebbe essere – e le due ragazze stringono rapidamente un’intensa amicizia. Ma quando l’amica viene molestata durante una festa, Carly è travolta da una rabbia mai provata prima. Un unico pensiero la ossessiona: l’aggressore deve pagare. Trasportando il lettore nella mente della sua antieroina, Layne Fargo lo spinge a riflettere su temi cruciali come l’etica e la giustizia privata. Un thriller intenso, in cui ogni pagina ha l’effetto di una miccia che si consuma fino a esplodere in una rabbia tutta al femminile.

RECENSIONE: 2 Donne: una forte e sicura di se, l’altra no. Una sa quale sia il suo posto nel mondo, l’altra non sa chi sia. Una sa cosa vuole dalla vita, l’altra cerca di capirlo. Una vuole vendetta, l’altra pure.

Non leggevo un thriller psicologico che mi tenesse col fiato sospeso da parecchio tempo. Questo, sin dalle prime righe, mi ha tenuta col naso tra le pagine perché dovevo assolutamente sapere cosa sarebbe successo. La storia ha 2 pov, quello della studentessa Carly (fragile, insicura e con un padre emotivamente violento), e quello di Scarlett (forte, sicura di se stessa e serial killer). Ad ogni pagine l’autrice mi ha portata sempre di più dentro la testa di queste due donne così diverse ma con tantissime cose in comune. Ad ogni pagina mi sono addentrata sempre più dentro la loro vita, conoscendole, amandole e apprezzandole. Ad ogni capitolo le ho ammirate sempre di più, per come reagivano alla vita, per come si rialzavano dopo una caduta, per la loro intelligenza e per come cercavano vendetta. Spesso si simpatizza con i personaggi “cattivi” dei libri ma queste, signore e signori, sono persone vere. Sono quelle persone che, stanche di una giustizia che non fa mai il suo corso, favorisce sempre i forti e trascura i deboli, decidono di farsi giustizia da sole. Questa storia di vendetta tutta al femminile è la risposta a tutte quelle persone che, quando una donna subisce violenza, colpevolizza la vittima, chiedendole come fosse vestita, se avesse provocato l’aggressore, se avesse bevuto più del necessario. Questa è la storia di come delle brave donne siano diventate delle giustiziere, stanche di subire e non vedere mai il vero cattivo pagare. È la dimostrazione di come la giustizia, anche se per vie molto traverse, alla fine fa il suo corso.

Ho amato sin dall’inizio Scarlett e quello che fa, non sentendomi minimamente in colpa e anzi, facendo il tifo per lei ad ogni capitolo. Questa storia mi ha tenuta col fiato sospeso ad ogni capitolo, mi ha coinvolta nella storia e mi ha fatta anche arrabbiare parecchie volte. È impossibile non riscontrare la triste realtà quotidiana che viviamo in questo capolavoro di libro. L’unica differenza con la realtà è che questo libro è “finzione” e, in quanto tale, tutto finisce bene. Almeno dal mio punto di vista. Perché, diciamocelo chiaramente, tutti vorremmo delle volte essere Scarlett!

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