Sisters of Books

Questo blog nasce per recensire libri. Alcune recensioni saranno serie, altre un po' meno. L'obiettivo, comunque, è parlare di quanti più libri possibili.

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MORIRE TI FA BELLA

TRAMA: Esiste il lavoro dei sogni, e poi esiste il lavoro che il destino decide per te. Fortunata vorrebbe fare la pasticciera e, quando può, si rifugia nel laboratorio di Mario, un amico che le insegna l’arte dei dolci. Suo padre Emilio, però, è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, e per mandarla avanti ha bisogno di lei, del suo talento nella preparazione dei defunti. Sempre a contatto con la morte, di cui si prende cura nel migliore dei modi, Fortunata insegue la vita e non chiede altro che essere libera di scegliere il proprio futuro. Ma cosa succede quando il destino si mette di traverso? Il rampollo di una dinastia di gioiellieri precipita da un palazzo veneziano. Un suicidio, o forse un tragico incidente. Il colonnello della guardia di finanza Dante Braghin ha più di un dubbio e chiede a Fortunata di esaminare il cadavere: il suo occhio sa notare dettagli che potrebbero sfuggire anche al miglior anatomopatologo. Suo malgrado, la ragazza verrà così coinvolta in un’indagine pericolosa, quando l’unica cosa che vorrebbe è creare torte e portare dolcezza nella vita delle persone.

RECENSIONE: Fortunata vorrebbe fare la pasticciera ma suo padre ha per lei in serbo altri desideri. A causa di questi desideri, Fortunata si ritrova a dover fare anche l’investigatrice, giusto per complicarle un altro po’ la vita. Se poi ci si aggiunge anche una storia d’amore finita male e la nascita di una nuova amicizia, capirete che la sua vita non è semplice nemmeno un po’. Stefania Crepaldi ha creato una storia davvero molto bella che unisce il mistery con il romance, il tutto condito da un po’ di black humor che non guasta mai. Ha descritto molto bene l’animo di Fortunata che vorrebbe inseguire i suoi sogni, e smettere di essere discriminata per il suo lavoro, ma non vuole deludere la famiglia. Tra Chioggia e Venezia, Fortunata avrà modo di pensare bene ai suoi sogni il tutto mentre aiuta un vecchio amico, ne conosce di nuovi e si interroga sulla sua vita sentimentale. Un libro che si legge tutto d’un fiato, con personaggi che entrano dentro e restano nei pensieri del lettore a lungo, sia in bene che in male. E per male mi riferisco al Signor M. Purtroppo ad un certo punto ho desiderato che lui diventasse il nuovo cliente di Fortunata. Il finale lascia intravedere un spiraglio per un altro libro perché, ovviamente, vogliamo sapere tutti come andranno le cose ora che è morto Gregorio. Un’unica nota negativa: le frasi in dialetto. Alcune erano facili da capire ma altre un po’ meno.

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