TRAMA:
Torna Grace miller e la sua squadra, impegnati tutti a leccarsi le ferite dopo quanto successo nel primo volume. Se pensavano che la storia fosse chiusa, dei nuovi corpi rinvenuti li faranno ricredere e farà capire loro che la storia di Hope ha radici più profonde di quanto si aspettassero.

RECENSIONE: Avevamo lasciato Grace e la sua squadra ad affrontare le conseguenze del “dissanguatore”, e ritroviamo tutti loro con quello che si può definire post trauma. C’è chi affronta la situazione “meglio” grazia anche al partner vicino, e c’è chi proprio non riesce a digerire quello che è successo. E purtroppo il tempo di elaborare il tutto manca quando vengono ritrovati dei corpi che si ricollegano al caso precedente.
Se il primo libro aveva le vibes di criminal minds, qua abbiamo un bel crossover tra criminal minds, cold case e csi. Oltre a ritrovare i vecchi amici, ne conosceremo altri che vi faranno sbrillucciare gli occhi per quanto sono belli. E forse i lucciconi non saranno dovuti solo alla loro bellezza, vi avviso. Ok, cercherò di darvi qualche punto per invogliarvi ala lettura.
1- I personaggi ben caratterizzati: chi cova rabbia, chi dolore, chi è determinato a chiudere la storia per sempre, e tanti altri. Ci sono una marea di personaggi ma, grazie ai pov multipli la cosa non risulta pesante.
2- La storia che riprende casi vecchi di decenni e casi nuovi, tutti che portano alla stessa persona. Anche qua la storia è aiutata dai flashback del passato, spesso col pov del killer, che aiutano a capire meglio il motivo di tale comportamento. E, mi dispiace ammetterlo, ma io sto col killer!
3- I depistaggi delle autrici che provano a portarti fuoristrada, dando indizi veri e falsi, mescolati così bene che, nel momento in cui griderai “TIZIO è L’ASSASSINO”, si faranno una bella risata e ti manderanno da tutt’altra parte.
4- I piccoli momenti romance, che non coprono la storia principale ma che smorzano un po’ la cupezza della storia. Perché rispetto al primo volume, questo è più cupo, la storia più pesante. E porta il lettore a chiedersi se sia giusto o sbagliato empatizzare col killer.
Mi fermo qua, e magari mi metto ad aspettare come nelle famose gif di Pablo Escobar che esca il terzo volume. Perché la storia principale sarà anche conclusa, ma le autrici hanno dato anche vari spunti per un terzo libro, che io voglio leggere prima di subito.