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Questo blog nasce per recensire libri. Alcune recensioni saranno serie, altre un po' meno. L'obiettivo, comunque, è parlare di quanti più libri possibili.

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let’s fall- melanto mori

TRAMA: A due mesi dall’inizio dei servizi socialmente utili presso il Prince Michael of Mercy di Philliridge, Andrey ed Eliah sembrano aver ormai seppellito l’ascia di guerra.
Andrey si dedica ai suoi allievi in vista del PhillOS, la gara di ballo cittadina, e si diverte a stuzzicare Eliah, convinto di poter gestire la loro fragile amicizia.
Eliah, invece, fatica sempre più a ignorare l’attrazione che prova per lui, mentre Andrey diventa a poco a poco l’unico punto fermo in mezzo a tutti i suoi problemi.
Eppure basta un solo errore perché quell’equilibrio appena conquistato vada in frantumi. Mentre Andrey cerca di ricucire lo strappo, Eliah affronta l’enorme frattura che si è aperta con i Philliridge Alligators, la sua squadra di calcio.
Bersagliato dai paparazzi, dalle aspettative della dirigenza e da suo padre, Eliah cerca di fare la cosa giusta… ma quanto è difficile agire quando “la cosa giusta”, agli occhi degli altri, non è che l’ennesima “cosa sbagliata”?
Eliah è a un passo dal toccare il fondo e Andrey teme che non riesca più a risalire.

RECENSIONE: Se la volta scorsa vi ho fatto un elenco dei vari motivi per cui leggere LET’S RISE, stavolta non lo farò. I punti che metterei sono così tanti che rischierei di scrivere io stessa un romanzo. Lascio il compito a chi lo sa fare. Io vi dirò solamente una cosa: LEGGETELO!

Leggetelo per vivere in prima persona i timidi passi che Andy ed Eliah compiono uno verso l’altro, per essere in prima linea ad ogni sorriso rubato, ad ogni dolce sfiorarsi.

Leggetelo per disperarvi quando i passi li fanno indietro, in una sorta di ballo perfido che sembra che non voglia più vederli abbracciati.

Leggetelo per vedere i primi passi di danza degli allievi di Andrey, finalmente usciti dal loro guscio e decisi a far vedere al mondo che loro contano.

Leggetelo per tutti i protagonisti di contorno senza la quale la storia non sarebbe la stessa: la tostissima Vivian, il saggio reverendo, il cattivo e spietato senatore Serrano, i compagni di squadra di Eliah.

Tra personaggi buoni e cattivi, tra un piantino e un epitaffio divertente (ha senso, ve lo giuro, ha molto senso), la storia che Melanto ci regala è quella di 2 persone così spezzate che per riuscire a sopravvivere hanno solo dovuto imparare a fingere. E se alcune finzioni sono semplici da portare avanti, altre sono molto più difficili, sopratutto quando il cuore si mette di mezzo (chissà se Andy e Eliah l’hanno capito) e comincia a dettare lui legge. Perché se il cervello li spinge ad allontanarsi, il cuori li spinge a stare vicini, anche quando la situazione sembra peggiorare sempre di più. Tra una confidenza e l’altra, tra un ricordo del passato e un ricordo sempre vivido per le sue conseguenze, il quadro di Andrey e Eliah viene sempre più delineato. I semplici schizzi di 2 uomini che hanno fatto a pugni vengono riempiti, le linee si fanno più decise, i colori più vividi. E man mano il quadro appare in tutto il suo splendore, quello che si capisce è che l’opera è ancora un tantino lontana dall’essere completata ma, quando vedrà la luce, nemmeno tutti i Louvre del mondo basteranno per contenere tanta magnificenza, fatta di spigoli, ombre, linee nette, ma anche punti di luce che illuminano l’opera più di una giornata di sole estivo.

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