Sisters of Books

Questo blog nasce per recensire libri. Alcune recensioni saranno serie, altre un po' meno. L'obiettivo, comunque, è parlare di quanti più libri possibili.

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TRAMA:

Avi Mulvaney è molte cose. Figlio. Gemello. Proprietario del marchio di moda Gemini. Psicopatico omicida. Insieme, lui e suo fratello Asa formano un mostro brutalmente efficiente, liberando il mondo dai predatori che vittimizzano gli innocenti. La storia dimostra che Avi e Asa non funzionano bene separati, ma il loro padre ha deciso di testare questa teoria.

Felix Navarro sa esattamente chi è. È un fratello minore. È un seguace della moda. È un vigilante. Nonostante non sia felice che suo fratello maggiore abbia sposato un Mulvaney, quell’unione ha i suoi vantaggi. Come uno stage retribuito alla Gemini. Ma tutte le cose buone hanno un costo, e quello che deve pagare lui è sopportare Avi Mulvaney ogni giorno, cosa che lo porta inevitabilmente a pensare al suo capo ogni notte.

A Felix non piace Avi. È pieno di sé, accondiscendente, dispotico e inappropriato. È anche sexy, brillante e due volte più letale di quanto non sia lui stesso. Ciononostante, lo detesta. Anche se continua a lasciare che lo baci. E che lo tocchi. È scivolato solo una volta. Ma si è comunque trattato di sesso derivante dall’odio e non succederà mai più. Mai.

Solo che ad Avi è stato chiesto aiuto per fermare un pericoloso giro di criminali e ha ordinato a Felix di andare con lui. Felix, dal canto suo, ha giurato di rimanere forte. Di ricordarsi che lo odia. Ma quando restano intrappolati insieme in una stanza con un solo letto, è difficile continuare a provare il solito astio, soprattutto perché Avi, nel buio, continua a sussurrargli che lui gli appartiene.

Felix non appartiene a nessuno, ma Avi è determinato. E ha una settimana per dimostrargli che lui è l’eccezione alla sua regola. Dopotutto, chi dice di no a un Mulvaney?

RECENSIONE: Dopo tanta attesa, finalmente è arrivato il quinto volume di una serie straordinaria, diversa dai soliti romance. Qua gli assassini…sono i buoni! Lo so che sembra un ossimoro, ma vi assicuro che è così. Questo volume si è fatto decisamente perdonare per il libro precedente, così diverso dagli altri da sembrare quasi slegato dalla serie. Avi è nettamente superiore al suo gemello, Asa. Anche da solo funziona bene. Se poi gli si dà un compagno pucciosamente letale come Felix, allora si toccano vette altissime.

Avi, a causa di un esperimento da parte del padre Thomas, viene separato dal suo gemello e mandato nella baita di suo fratello Aiden (sì, siamo tutti in attesa del libro fra il capofamiglia e Aiden). Ma, contrariamente a quanto pensa Thomas, Avi si porta dietro il suo stagista e pensiero fisso, il tenero e micidiale Felix. La vicinanza tra i due non fa che accrescere quel senso di possessività che Avi provava già verso il suo “gattino”. E si sa che, quando un Mulvaney sviluppa possessività nei confronti di un’altra persona, brucerebbe il mondo pur di proteggere ciò che gli appartiene.

Stranamente la stessa cosa si può dire anche di Felix. Il gattino dall’aspetto delicato che nasconde artigli affilatissimi (leggasi coltelli) e una lingua altrettanto affilata in grado di tenere testa al suo capo e pensiero erotico. Felix vuole essere adorato, vuole un amore che lo devasti e vuole essere l’amore devastante di un uomo ma ha paura anche di soffrire e di perdere chi ama. La storia tra lui e Avi non è semplice anche se, devo dire, mi ha sorpresa non poco che il più propenso a lanciarsi in una relazione sia proprio lo psicopatico.

Avi è un assassino con molta esperienza alle spalle e sa quello che vuole. Nonostante non riesca a provare sentimenti, quello che prova per Felix lo fa sentire bene e completo. Ha bisogno delle schermaglie verbali con Felix, ha bisogno di quell’uomo all’apparenza fragile ma in grado di dare ordini a chiunque, e di farsi obbedire. Questa coppia è uguale in molti sensi e complementare nelle piccole differenze.

Onley James ha scritto una storia decisamente stupenda, in grado di superare l’ultimo volume che non mi aveva entusiasmata granché. I dialoghi sono spassosi, macabri e spassosamente macabri. La frizzantezza che mancava nel quarto volume qua è ben presente, in grado di smorzare gli argomenti trattati. Ancora una volta i Mulvaney sono quanto di più strano possa esserci in circolazione e, le persone che li circondano, sono proprio l’esempio di come non sia solo il legame di sangue a determinare una famiglia. La complicità tra Mulvaney e i loro partner è quanto di più bello e sincero ci possa essere e, tra un omicidio e l’altro, sono ben felici di stare tutti assieme, prendersi in giro e scherzare, proprio come una grande famiglia di psicopatici.

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