TRAMA: Blake Ride non è più un berretto verde, ma tornare a essere un civile non è facile come credeva. I ricordi delle missioni lo perseguitano così come il pensiero di come si è conclusa la sua ultima relazione. Non riesce a passare oltre. Solo lasciandosi tutto alle spalle potrebbe dare una svolta alla sua vita e avere un futuro con Leto.
Leto Miller è concentrato nella sua carriera, ma è solo. Blake è l’unica persona che ha risvegliato il suo interesse ma continua a lanciargli segnali ambigui. Forse per lui è arrivato il momento di cambiare direzione, trovare nuovi amici. Se solo riuscisse a togliersi dalla testa Blake, sarebbe tutto più semplice. Peccato che le cose si complichino quando, inaspettatamente, uno sconosciuto gli lascia un’eredità.
Avrà bisogno proprio di Blake per scoprire cosa si nasconde dietro quel lascito e gli servirà anche l’aiuto di un amico molto speciale, un piccolo Hobbit.
Blake e Leto riusciranno a trovare il modo giusto per capirsi e superare gli ostacoli che li dividono?

RECENSIONE: Torniamo al Cannon-Tomasi General Hospital dove, se dici di avere problemi di cuore, non necessariamente avrai bisogno di un cardiologo e di un defibrillatore. Abbiamo incontrato Leto e Blake nel volume precedente e ora li conosciamo meglio, entrando nelle loro vite e nelle loro teste. Quello che troviamo? Un vortice di pensieri, tornadi di emozioni, ondate di passione. E anche un piccolo mistero che mette in pericolo uno dei 2. Insomma, le autorə non ci hanno fatto mancare nulla in questo secondo volume. Tra nuovi e vecchi personaggi, Leto e Blake si muovono quasi con circospezione, avvicinandosi e allontanandosi, in una danza volta ad accrescere sempre di più i loro sentimenti e la loro conoscenza.
Leto è un medico del pronto soccorso, abituato a gestire ogni tipo di problema e emergenza, solo che non aveva messo in conto di fare la conoscenza del carismatico Blake che, fin dal loro primo incontro, smuove qualcosa dentro di lui (non solo dentro). L’attrazione è immediata da entrambe le parti e la passione divampa subito tra di loro. Talmente in fretta che ne restano anche leggermente ustionati. Perché entrambi hanno dei problemi personali irrisolti, o perché non riescono a superare un amore passato, perché mancano pezzi della loro vita e senza quelli non sono completi. Come possono darsi uno all’altro se nemmeno loro si conoscono ancora bene?
Ho apprezzato davvero tanto Leto e il suo carattere dolce, ma fermo e deciso. Leto soffre molto per la mancanza di informazioni personali, non sa chi sia una parte della sua famiglia, ha ricevuto un mucchio di soldi (beh Leto, vorrei averlo io questo problema) e, come se non bastasse, qualcuno attenta alla sua vita. Soffre anche per la lontananza dal suo migliore amico ma, a gamba tesa, entra nella sua vita Sonny, che lo adotta come fratello minore e gli dà consigli su tutto. Leto è il perfetto esempio di come l’apparenza possa ingannare. A prima vista sembra solo un giovane medico senza pensieri, ma sotto sotto ha un carattere forte, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Vuole qualcosa? Lotta per averla, con costanza e determinazione. E Blake? vuole anche lui, ma no a costo di rimetterci la sua dignità.
Blake è impossibile non amarlo. Un ex berretto verde che soffre ancora ricordando alcune missioni, amici perduti e amori finiti all’improvviso. La sua storia l’ho amata, sopratutto i capitoli dedicati al suo passato che ci aiutano a comprenderlo meglio. Il grande e grosso Blake ha il cuore di marshmallow, ama aiutare il prossimo, ama Leto…ma non riesce a lasciare andare Matt. Ho adorato molto i suoi pensieri pre- coming out, i suoi dubbi e timori. L’ho trovato molto realistico, la sua ansia riuscivo a percepirla.
La storia tra Blake e Leto matura poco alla volta, tra un bacio e una litigata, tra un abbraccio e un allontanamento. La chimica tra di loro è forte e innegabile, anche quando sono separati. E quando sono assieme? Esplode! Che siano in casa, nelle corsie ospedaliere o ad una festa, i loro cuori non possono fare a meno di chiamarsi e cercarsi. La loro storia è aiutata molto, moltissimo, dai personaggi secondari che sono uno migliore dell’altro, tutti con un carattere specifico e modi di fare diversi tra di loro. Con una scrittura molto chiara, decisa e accurata nelle varie descrizioni della vita medica, le autorə ci portano in Colombia, nelle corsie ospedaliere, nella casa di Frodo, solo per farci innamorare lentamente dei nostri protagonisti e dei loro amici. Che siano scene romantiche, o leggermente angst, la scrittura fluida e scorrevole vi catturerà da subito, facendovi fare un tuffo di testa nelle vite di tanti uomini diversi fra di loro, in storie di amicizia solida e duratura, in amori finiti e altri appena cominciati. E quelli che sono appena all’inizio promettono già di far volare scintille.
