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Questo blog nasce per recensire libri. Alcune recensioni saranno serie, altre un po' meno. L'obiettivo, comunque, è parlare di quanti più libri possibili.

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boyfriend material: alexis hall

TRAMA:

TRAMA: Luc O’Donnel, figlio di due rock star, è sotto i riflettori da sempre. Ma una foto compromettente potrebbe rovinare tutto quello che ha costruito e fargli perdere il lavoro. Per ripulire la propria immagine, Luc deve trovarsi un fidanzato carino e normale… Uno come Oliver Blackwood: avvocato, vegetariano, mai uno scandalo, un pettegolezzo, una chiacchiera su di lui. Ha proprio la “stoffa del fidanzato”. Luc e Oliver non hanno molto in comune, ma entrambi hanno disperatamente bisogno di un compagno per un evento speciale e stringono un patto: fingeranno di stare insieme fino a che tutto il polverone non si sarà calmato. Ma il problema delle finte relazioni è che somigliano un sacco a quelle vere. Dopo un po’ inizi ad abituarti a quella persona. Magari te ne innamori pure. E alla fine non vuoi più lasciarla andare.

RECENSIONE: Ho impiegato un bel po’ di tempo per leggere questo, ma alla fine ci sono arrivata. E mi prenderei a calci per non averlo letto prima. Ho letto un libro che, con toni leggeri e molto ironici, affronta un tema molto importante: quello degli stereotipi. Prima di parlarvi del tema importante, voglio esporvi alcuni dei motivi per cui ho trovato questo libro a dir poco stupendo.

Partiamo dal trope, il fake relationship, in cui i protagonisti devono fingere di stare assieme. È sicuramente uno dei miei preferiti, sopratutto quando viene trattato in modo così eccellente. Non c’è niente di scontato, anche se c’è l’attrazione la storia si basa più sulla crescita che sul sesso. A differenza di altri (non tutti) in cui finiscono a letto e da lì cambia tutto, qua abbiamo una storia che vede i protagonisti maturare poco alla volta, e solo dopo passano alla parte fisica.

I personaggi sono descritti egregiamente, con pregi quasi nascosti e difetti ben visibili. Luc mi ha conquistata subito, sin dal primo capitolo. Anche se delle volte sembra quasi che ami sguazzare nell’autocommiserazione, in realtà è profondamente ferito. Ferito da persone che dovevano amarlo e che invece l’hanno abbandonato, venduto, ignorato, usato. Quando suo padre torna nella sua vita, tutto quello che era riuscito faticosamente a tenere incollato col nastro adesivo si sfascia, mandandolo in pezzi. Il lavoro che Luc esegue su se stesso, rimettendo insieme pezzi e stavolta incollandoli saldamente, non è dei più semplici. Passa dalla gioia al dolore, alla rassegnazione e infine dice ” fanculo, non ho bisogno di quelle persone, io ho una famiglia che mi sono scelto che mi ama per come sono”. È nel momento in cui realizza questo che comincia a cambiare e a tirare fuori una grinta pazzesca, rimanendo però se stesso. Oliver invece è un orsetto musone col cuore di marshmallow, e io ho un debole per le persone così. Se poi si aggiunge al tutto che ha un cervello funzionante, boom, io organizzo le nozze con un personaggio immaginario. Anche Oliver ha la sua dose di traumi, ma sono più “velati”, in quanto il suo principale difetto è quello di non mettere se stesso al primo posto. La sua famiglia non è delle migliori e, se solitamente ha la risposta pronta per tutto, davanti a loro diventa come un adolescente che viene sgridato. Oliver è un uomo buono, che dà consigli agli altri senza metterli in pratica per se stesso. Luc e Oliver si completano a vicenda: dove uno è casinista, l’altro è ordinato; dove uno è impulsivo, l’altro è più razionale; dove uno cerca l’amore e spera di tenerselo, l’altro nemmeno ci crede quasi più all’amore.

Non posso non citare i personaggi secondari, che mi hanno fatta ridere come una matta, sopratutto i colleghi di Luc. Come lui, ancora non ho capito se sono scemi o se facciano finta, però sicuramente sono fantastici. Amici e colleghi sono la famiglia che Luc e Oliver si sono scelti per compensare le mancanze di quelle originali, e loro sono sempre presenti e disponibili per consigliarli e aiutarli, anche nei piani più assurdi.

Molto importante come Alexis abbia affrontato il tema degli stereotipi, mettendo in luce le relazioni e la società nel suo insieme. Anche se con grande ironia, riesce a parlare dei preconcetti e delle conseguenze che possono avere sulle persone. Una lettura stimolante che invita ad aprire gli occhi su un tema molto importante.

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