TRAMA: Ti metto in guardia: non è semplice starmi dietro! Sono maldestra e disordinata, una calamita per disgrazie e disavventure. Se non sono io che cerco i guai, sono i guai a trovare me,per intenderci.
Le mie giornate sono piuttosto complicate, così come non sempre lineari sono le soluzioni che riesco a trovare per risolvere i problemi che mi cascano davanti.
In amore sono un disastro, in famiglia la pecora nera. Ho un ragazzo che non è mai cresciuto, forse artista o forse soltanto superficiale e poco onesto, una storia appena finita con un ragazzo un po’ troppo perbene, troppi dolci nella mia cucina e troppe situazioni intricate che mi porto a casa dal lavoro.
Insomma, anche se ormai mi affaccio alla soglia dei trent’anni, prendere in mano le redini della mia esistenza sgangherata sembra un’impresa impossibile.
Sorprendentemente, però, con la vita degli altri è tutto più semplice e aggiustare i cocci rotti mi riesce molto meglio.
Niente è facile per un’assistente sociale come me. Tra tagli al budget e una scarsa considerazione da parte delle istituzioni, sono costretta a lavorare in un triste e umido seminterrato, il famigerato Sottozero, dove sono stati relegati gli uffici dei Servizi Sociali.
Ma io non mi fermo. E con la grinta che mi contraddistingue, ce la metto tutta per scovare soluzioni creative e sempre nuove per migliorare la vita delle persone che incrociano la mia strada, per aiutarle a risolvere i loro problemi, accendere qualche piccola opportunità e dare loro una seconda chance.
Per fortuna, nel fare tutto questo, c’è chi ancora è dalla mia parte. La bellissima città di Bergamo, che mi culla e mi fa da sponda. Desy, la mia migliore amica, razionale e concreta come un vero ingegnere sa essere. E infine nonno Carlo, capace di riportare tutti i conti in pari con una sola tazza di cioccolata calda.
E ora ne ho bisogno più che mai perché ho due storie difficili di fronte a me. Amanda e Giuseppe, due esistenze dure, due casi intricati e drammatici nei quali mi sono trovata coinvolta e che so affrontare solo a modo mio, mettendoci affetto e un briciolo di inventiva.
Vuoi conoscere il mio nome? Mi chiamo Vittoria, anche se purtroppo non vinco quasi mai.
Vittoria Levante.

RECENSIONE: Mi sono approcciata alla lettura non sapendo bene cosa aspettarmi, e ho trovato una storia fresca, scorrevole, piena di buoni sentimenti. Vittoria Levante è un’assistente sociale che pensa che il suo nome sia una sventura, in quanto pensa di essere una perdente. In realtà Vittoria è una donna forte, intraprendente, disposta ad aggirare le regole del suo lavoro pur di aiutare chi ne ha bisogno. A Bergamo, Vittoria ci porta con se nella sua quotidianità, mostrandoci i suoi problemi amorosi, familiari e tutto ciò che fa un’assistente sociale, compresi i mille problemi come i tagli al budget. Con un pizzico di ironia, e tanta testardaggine, Vittoria spende il suo tempo per aiutare Amanda, Beppone, Brunella, e persino il suo ragazzo molto immaturo. Ho adorato questa storia, con una protagonista determinata ma che come tante persone sbaglia, viene ingannata, non si arrende. Finalmente ho letto di una donna che, pur desiderando l’amore, non fa ruotare la sua vita attorno ad esso.
Meravigliosa, a dir poco, la storia di Beppone che, in più punti, mi ha fatto commuovere. La sua è una storia d’amore molto intensa. La sua è una storia di dolore e amore che strazia il cuore. Ma anche una storia di riscatto, di voglia di tornare alla vita, di non arrendersi e tornare quello di un tempo, anche se quell’uomo non esiste più. Il rapporto che instaura con Vittoria è molto dolce, vivace, divertente.
Ci sono però un paio di cose che però mi hanno disturbata, ma questo è un problema mio. La prima cosa è la narrazione in prima persona di Vittoria, per poi passare alla terza persone per la storia di Beppone. La seconda cosa è il finale che, a parer mio, è un po’ frettoloso. Sarà perché avrei continuato ancora a leggere di Vittoria, Beppone, nonno Carlo e tanti altri, ma alla fine mi sono ritrovata quasi smarrita per la conclusione del libro. Nonostante ciò mi sento di consigliarvi la lettura di questa storia, sopratutto se volete una storia reale, una scrittura limpida e personaggi belli, anche quelli che vorreste prendere a schiaffi.
