Sisters of Books

Questo blog nasce per recensire libri. Alcune recensioni saranno serie, altre un po' meno. L'obiettivo, comunque, è parlare di quanti più libri possibili.

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end zone- alexandra rose

TRAMA: Nicholas Finnegan, quarterback dei Los Angeles Rams, è una star del football. Ha soldi, fama, una fidanzata: tutto ciò che un ragazzo della sua età potrebbe desiderare.
Finché durante i playoff non si lesiona il legamento crociato anteriore.
Da quel momento, la sua vita pianificata con cura subisce una brusca deviazione.
Soprattutto perché il suo fratellastro, Weston Porter, viene reclutato dalla stessa squadra e gli ruba la scena.
Weston è il figlio della matrigna di Nicholas, frutto di una relazione precedente. Tra i due ragazzi, infatti, non c’è una sola goccia di sangue in comune.
Sfacciato e bellissimo, è una mina vagante. Ha sempre desiderato giocare come wide receiver nella NFL per onorare suo padre biologico, morto in un incidente sul campo da football tanti anni prima.
Nick detesta il fratellastro, perché lo ha sempre messo in ombra. Weston adora provocarlo, sfidarlo per strappargli quella maschera di gelida compostezza.
Costretti a collaborare per vincere, insieme sono una fiamma destinata a bruciare ogni cosa, fino a esplodere e a lasciare solo cenere.
Il loro rapporto è un imprevisto.
Come un placcaggio a poche yard dalla end zone.

RECENSIONE: Sono una donna semplice: Alexandra pubblica uno sport romance? Io lo leggo, semplice. Non solo perché i libri suoi letti fino ad oggi li ho adorati, ma perché nei suoi sport romance c’è una cosa che spesso negli altri manca: Lo sport! Mentre molti libri dicono che tizio pratica uno sport, e per questo lo definiscono sport romance, lei descrive le partite, le azioni, i passaggi e gli allenamenti. Tutto ciò che in uno sport romance non deve mancare. E si vede anche che gli sport di cui parla li studia bene. Sono sempre ricchi di dettagli, di spiegazioni tecniche e di termini che, quasi quasi, ti fanno venire voglia di cominciare a seguire quello sport. Io per sicurezza, prima di scrivere questa recensione, ho guardato un paio di spezzoni sul football. A scopo scientifico, sapete.

Ma i suoi libri non sono belli solo per lo sport, ma anche per i personaggi che scrive, complessi al punto giusto, fragili come pochi. Meravigliosi, sia protagonisti che non. Vi parlo brevemente dei protagonisti di questa storia e, se alla fine sembrerà che io ne preferisco uno su tutti, beh, avrete ragione.

WESTON, il fratellino che vuole solo essere notato, che idolatra il fratellastro, che vorrebbe ricevere solo una parola gentile da parte sua. Il ragazzo sempre sorridente che non ha difficoltà a farsi degli amici, a prendersi quello che vuole, quello che col sorriso copre le sue ferite. Weston è molto stratificato, bisogna sfogliarlo poco alla volta per portarlo fuori alla luce, per vedere cosa nasconde sotto i suoi mille splendidi sorrisi. Ha perso il padre, sua madre odia lo sport che pratica, e l’oggetto dei suoi desideri è più sfuggente che mai. Per non parlare dell’ansia da prestazione quando gioca. Lui è uno di quei personaggi che, quando ti sembra di averlo capito, ecco che ti ribalta tutto. Sicuramente ti affascina con sorrisi e lusinghe, ma non fermatevi all’apparenza perché ha dentro un mondo da scoprire.

NICHOLAS, il ragazzo con una sindrome dell’abbandono così gigantesca che sta quasi per schiacciarlo. Lui è l’opposto di Weston: imbronciato, difficilmente si apre, non fa amicizia facilmente ma, quando succede, vi darà il mondo. E non dichiarato, quindi ha anche questo peso sulle sue muscolosissime spalle. Se West è stratificato, lui è un vero e proprio cubo di Rubik, quasi impossibile da risolvere. Non appena giri un colore e pensi di aver risolto almeno una faccia, ecco che si sposta il dito e si vede che c’è ancora un quadratino di diverso colore. Lo adoro per come affronta i cambiamenti nella sua vita, sia quelli positivi che quelli negativi. È un uomo molto realistico, con comportamenti e azioni reali. La sua sofferenza diventerà la vostra, perché non c’è modo di scappare dalle mille emozioni che vi smuoverà dentro. Con Nicholas non si ride, ma si riflette e si soffre, più che con West.

Come sempre Alexandra non trascura i personaggi secondari. La mamma di Nicholas è meravigliosa, una donna che partecipa alla vita del figlio e non crea tensioni all’interno della nuova famiglia allargata. Il papà di Nicholas, invece, un paio di volte ho avuto la tentazione di scuoterlo un attimo per fargli vedere quello che stava facendo a suo figlio. Ma c’è un personaggio, così reale, che l’ho detestato tantissimo: la mamma di Weston. Ogni volta che piangeva perché il figlio gioca a football, le avrei cementato i dotti lacrimali. Triste al limite del manipolatorio verso il figlio, che la ama tanto ma che non scende a compromessi per quanto riguarda lo sport, per ovvi motivi direi.

Dall’inizio alla fine questa storia è stata una girandola di emozioni, dall’angst all’amore, passando per l’amicizia e la passione vera, dall’amore familiare a quello extra familiare. Nicholas e Weston vi conquisteranno sin dalle prime pagine, scritte magistralmente e scorrevoli al massimo. Alexandra non è nuova ai libri mattoncini, ma sono sempre così scorrevoli che, arrivati alla fine, vi chiederete come avete fatto a leggere circa 600 pagine in 2 giorni. Sì, lo farete, fidatevi.

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