TRAMA:
Dopo dieci anni dedicati a gestire gli affari suoi e di Corey, John è finalmente libero.
Libero di decidere della sua vita, libero di inseguire i suoi sogni.
Tornare a Londra e aprire un club BDSM era più di quanto potesse sperare.
Ora potrà dedicarsi a ciò che lo rende felice. Non insegue più l’amore, è soddisfatto così, no?
Elias è rimasto senza un lavoro. Non ha più prospettive, la sua vita è un completo disastro.
Ma quando ormai è convinto di doversi accontentare del sussidio statale, qualcuno gli offre una via di uscita: un lavoro da cameriere, dei soldi e la possibilità di ricominciare.
Non avrebbe mai pensato che lavorare al Black Swan potesse fargli scoprire desideri nascosti, eppure, sin dalla prima volta che è entrato nel privé, tutto è cambiato.
Il BDSM nel suo immaginario era dolore e umiliazione, ma lì dentro ha visto solo rispetto e gioco, un gioco che lo intriga più del dovuto.
La tentazione di provare si fa sempre più forte, così come l’attrazione che ha per il suo capo, John. Ma John non vuole giocare con lui, vero?

RECENSIONE: Nonostante il trope principale di questa storia sia il BDSM, mi azzarderei a definirla in realtà una storia curativa e coccolosa. Curativa perché i 2 protagonisti hanno tanti di quei traumi, presenti e passati, da poter riempire un altro libro. Ma quando cominciano a frequentarsi, un po’ cominciano a sparire. Coccolosa invece perché, tra una battutina e l’altra, tra una scena e l’altra, John e Elias si avvicinano in modi che non avrebbero mai tenuto in considerazione. I 2 protagonisti conquistano già alla prima frase pronunciata. Da subito si intuisce che nonostante le avversità passate sono 2 uomini resilienti.
Elias lo amo perché è il tipo di uomo che mi fa impazzire: forte, combattivo, moralmente giusto. Un uomo che non tollera i soprusi, anche a discapito della sua stessa carriera. E ha la lingua tagliente! La sua vita è un casino ma, nel momento in cui comincia a lavorare al Black Swan, qualcosa comincia a calmarsi dentro di lui, sopratutto quando comincia a scoprire il BDSM. Abituato a pensare sempre a tutti e cresciuto troppo in fretta, scopre il piacere di cedere finalmente il controllo, lasciando che qualcuno si occupi di lui. Col suo carattere forte e solare, conquista anche i cuori più duri. E non c’è cuore più duro di quello di John.
John è carismatico, indurito dalla vita, sopratutto quando scopre che la sua infanzia idilliaca non lo era così tanto. Lui ha preso il suo cuore, l’ha rivestito di pietra, poi l’ha chiuso in una scatola col lucchetto e ha buttato via la chiave. Ma cosa succede quando un uomo all’apparenza fragile trova la chiave? Succede che il temibile Dom si ritrova col cuore esposto, più fragile di prima a causa della lunga inattività, e non sa come donarglielo su un piatto d’argento. Perché John, nonostante la sua forza, è anche deciso a non volere una relazione, commettendo errori più o meno gravi, col solo scopo di proteggere Elias. Elias che non si arrende, deciso a conquistare il suo Dom, fino a che le dinamiche Dom/sub quasi si confondono e non si sa chi domina chi.
I personaggi secondari sono uno migliore dell’altro, dalla mamma greca che fa tremare il figlio, alla Domme Asha e il suo sub Eric (adoro l’amicizia che nasce tra lui e Elias). Ma anche i personaggi negativi non sono da meno, persone squallide e reali, che servono tantissimo a far comprendere il perché dei comportamenti di Elias.
In una Londra elegante e caotica, si svolge una delle storie d’amore più tenere, toste e “calde” che abbia mai letto, con BDSM sano, consenziente e pulito. Le scene sono hot al punto giusto e l’aftercare è descritto in modo corretto e dolce. I giochi usati sono descritti (utilissimo per chi si approccia per la prima volta al genere), e il tutto si svolge sempre in ambienti controllati, puliti e con rispetto e sicurezza alla base di tutto.
E ORA TOCCA AI MEME!





