TRAMA: Un primato abbattuto, un trasferimento improvviso e un migliore amico con cui non parla più sono le premesse peggiori con cui Dominic Sanders arriva a Green Lake, in Florida.
Costretto a riscrivere le abitudini della propria vita, e senza riuscire a chiarirsi con Logan, Nico spera di poter trovare un equilibrio temporaneo nella squadra di calcio del suo nuovo liceo. Ma quando scopre che la Green Lake Academy non ha più una squadra da ben due anni, tutte le sue speranze sembrano destinate ad andare in fumo.
Disperato all’idea di vedere infranto il futuro nel professionismo, e senza neppure il conforto degli amici lasciati a Rotherville, a Nico non resta che trovare un’alternativa qualsiasi e il lacrosse sembra essere l’ultima spiaggia… o forse no?
Tra amici vecchi e nuovi, genitori che dovranno rimettere in discussione i loro punti di vista e rivali pronti a giocare sporco, Nico riuscirà a trovare anche quelle risposte che non sapeva di stare cercando?
Quanto possono cambiare la vita un paio di tacchi?

RECENSIONE: Avevo questo libro nella mia TBR da un bel po’, e ora vorrei prendermi a calci per non averlo letto prima. Mi sono ritrovata in mezzo a dei ballerini che mi hanno catturata, conquistata, mi hanno fatto ridere e anche commuovere. Ho avuto la sensazione di compiere un viaggio meraviglioso insieme a tutti loro e, arrivata alla fine, ero devastata perché non ero pronta a salutarli. Vi elenco alcuni motivi per cui questo libro merita una pioggia di stelle:
1- Nico parte da un punto A per arrivare ad un punto B. Almeno nella sua testa era questo l’obiettivo, salvo poi arrivare fino alla Z, tra fatica, sudore, dolore e paura. Il Nico che parte da punto A arriva alla Z che è completamente diverso. La lenta scoperta di se stesso, di quello che vuole, di come ottenerlo, di chi sia in realtà, è descritto in modo così appassionato che anche io sento di essere cresciuta un altro po’ insieme a lui.
2- Le descrizioni degli allenamenti e delle coreografie sono così perfette che sembra quasi di essere ad una scuola di ballo. E la sfida finale? CA-PO-LA-VO-RO!!! Ho avuto la sensazione viscerale di vedere tutti i personaggi davanti a me che, tra un movimento di bacino, di braccia e uno sculettamento, instauravano rapporti profondi di amicizie destinate a durare negli anni.
3- Il difficile rapporto tra Nico e suo padre è stato uno dei punti che mi ha fatta dannare di più. Il caro padre si è beccato un bel po’ di insulti coloriti da parte mia. Il loro rapporto è quanto di più vero, tribolato e difficile possa esserci. I cambiamenti non sono solo in Nico ma anche in suo padre, che all’improvviso si ritrova davanti un figlio che non riconosce, con un carattere diverso, e non sa come reagire a questo. Per fortuna ha colleghi intelligenti, e una moglie stupenda, che l’aiutano a recuperare il rapporto col figlio.
4- I personaggi di contorno, uno migliore dell’altro. C’è la fiera Leona, che non permetterebbe mai a Nico di abbattersi; il jolly Kiki che, con un carattere esuberante totalmente contrario a quello di Nico, si insinua nella sua vita pronto ad aiutarlo a qualsiasi costo; il Reverendo che, anche tramite messaggi e videochiamate, sa dare ottimi consigli su amore e amicizia, sopratutto se le cose sono strettamente collegate.
5- Logan, un altro che si è beccato parecchi insulti, ma che non si può fare a meno di amare. Parallelamente a Nico, anche lui vive un momento di crescita personale di notevole importanza.
Potrei stare a parlare ancora della madre di Nico, della Drag Queen che li aiuta, della crew di ballo o della squadra di calcio. Potrei stare ore a parlare di questo libro, e a elencare tutti i motivi per cui sia un’opera unica nel suo genere. Potrei continuare parlandovi di presidi, segretarie, rivali sportivi, Andy, ma dovrei spezzettare la recensione in mille parti perché raccontare la magia in poche parole è alquanto complicato. Se non l’avete ancora fatto recuperatelo e, tacchi ai piedi, lasciatevi trasportare dal ritmo.