TRAMA: AVEVA VIOLATO UNA DELLE REGOLE PIÙ IMPORTANTI: NON MENTIRE MAI E POI MAI. Liv Papandreas viene licenziata dal lavoro dei suoi sogni – pastry chef nel ristorante più alla moda di Nashville – quando accusa il capo di aver molestato una giovane collega. Liv giura che gliela farà pagare, ma non può riuscirci da sola. In suo aiuto accorre Braden Mack, carismatico impresario di nightclub, ma Liv è sospettosa: cosa vuole davvero Mack? Per vincere la ritrosia della ragazza, Mack si rivolge agli amici del Bromance Book Club: assieme organizzeranno una vera e propria operazione sotto copertura. E soprattutto daranno una mano a Mack per conquistare il cuore di Liv. Sanno tutto dell’amore, leggono un sacco di romance. Ma la vita vera è tutta un’altra cosa… ed è persino meglio dei libri!

RECENSIONE: Come il volume precedente, anche questo assicura molte risate. Risate, introspezione, grandi gesti. Però, a parer mio, non arriva alle 5 stelle, al contrario del primo volume. La storia è più seria, con una tematica davvero molto importante che unirà i nostri protagonisti. Quindi, perché per me non merita la promozione assoluta? Un po’ perché la magnificenza di Mack può coprire le mancanze di Liv solo fino ad un certo punto. Mentre Mack sin dal primo libro l’ho amato, Liv l’ho trovata dannatamente antipatica e non sono riuscita ad empatizzare con lei. Parla dei suoi problemi di fiducia verso gli uomini ma, al contrario della sorella Thea, non spiega fino in fondo i suoi problemi. Giusto un paio di frasi buttate all’interno di un capitolo. E il suo usare le debolezze altrui per attaccare e nel frattempo difendersi? No, no e poi no. Mack, al contrario suo, invece usava le proprie debolezze per migliorarsi. La sua ricerca del vero amore è tenera e spassosa allo stesso tempo, dipingendo un uomo ferito che vuole riscattarsi per ciò a cui ha assistito da adolescente, cercando quel lieto fine di cui legge sempre nei suoi adorati romance.
Altro punto “negativo” è aver sviluppato l’intera storia attorno al cercare di incastrare l’ex capo di Liv, salvo poi risolvere tutto nel giro di un capitoletto scarso. Sull’epilogo, di una lunghezza a dir poco imbarazzante, stendo un velo pietoso. Però la lunghezza conta, eccome!
Per il resto ho letto un libro piacevolissimo, con la ricomparsa del bookclub più scemo e agguerrito che mai. Punto in più per la meravigliosa Rosie e il gallo Randy. Sì, avete letto bene, un gallo. Volete sapere cosa c’entra un gallo? Dovrete leggere il libro.