TRAMA: Dieci anni.
È il tempo che Makai ha perso per un crimine che non ha commesso. È stato scagionato, ma gli abusi che ha subìto in prigione non sono così semplici da lasciarsi indietro. Si dirige nell’unico posto in cui si ricorda di essere stato felice: Acker, nel Winsconsin, dove passava le estati con il nonno. Sfortunatamente, non tutti lo vogliono lì.
Dieci giorni.
Ecco quanto a lungo Emil, che ora ha ventun anni, è stato tenuto prigioniero da adolescente. Le ferite fisiche e mentali che ha riportato a causa della banda di trafficanti di droga ancora si fanno sentire.
Incubi, ansia e DSPT sfidano la connessione che si sta formando tra lui e Makai, ma insieme potrebbero trovare un modo per andare oltre le loro miserie e avanti, in una relazione che entrambi non ritenevano possibile.
Ora devono solo convincere il padre di Emil, lo sceriffo della città. Non sarà facile con il pericolo più vicino di quanto possano immaginare…
RECENSIONE: 10…un numero così piccolo se confrontato ad altre cose ma che per Emil e Makai è gigantesco. 10 sono i giorni di prigionia di Emil, 10 sono gli anni di carcere che Makai si è fatto da uomo innocente. Ovviamente queste esperienze hanno lasciato questi due uomini spezzati e traumatizzati, con problemi che si portano dietro anche dopo anni. Se Emil, dopo il trauma subito, ha l’appoggio della famiglia, lo stesso non si può di dire di Makai che col carcere perde tutto. Si ritrova nel mondo dopo 10 anni di violenza, solitudine e anche di abusi. Come se non bastasse quello che ha passato, si ritrova anche a dover affrontare il giudizio delle persone che lo giudicheranno nonostante sia libero e innocente.
Questa è una storia d’amore forte fra due uomini fragili.
Ho cominciato a leggere questo libro pensando di incontrare una storia cupa ma ho trovato altro. Nonostante i momenti di vero dolore che vengono raccontati dai protagonisti, la storia resta “soft”, non è uno di quei libri pieni di angoscia e tristezza. La voglia di Makai di lasciarsi tutto alla spalle, consapevole però che così non potrà essere, coinvolge anche il giovane Emil che, dopo il rapimento, fatica a tornare alla vita. Insieme vivranno momenti molto dolci, anche mentre si confrontano sugli avvenimenti della loro vita. In tutto questo saranno aiutati dalla gente del paese che, facendo sentire tutto l’affetto di cui sono capaci le piccole comunità, aiuta e sostiene questi due uomini a tornare alla vita che hanno perso. L’autrice è stata brava anche nel riuscire ad inserire con semplicità temi come l’omofobia e l’identità di genere. Questo è un libro consigliato a chi ama le storie dolci, che non cariano i denti, mentre si affrontano mille difficoltà.