TRAMA: Lizzie e Bex erano inseparabili all’università, legate da sogni comuni e promesse di eterna complicità. Poi Bex è sparita nel nulla. Dopo quindici anni, Lizzie la ritrova profondamente cambiata: ora è Rebecca Sommers, moglie impeccabile e madre di sei figli, immersa in una vita che sembra uscita da un manuale d’altri tempi. Si prende cura della casa, sforna dolci, accudisce i bambini e parla di obbedienza come virtù. È il sogno della famiglia tradizionale, e milioni di persone sui social la seguono, la imitano, la invidiano. Ma Lizzie fatica a credere a tanta perfezione. La sua vita è diversa: due figli, un marito disoccupato e giornate che sembrano non finire mai. Quando Rebecca la ricontatta proponendole un’intervista che potrebbe rilanciare la sua carriera da giornalista, Lizzie accetta. Poco dopo, però, Rebecca scompare e suo marito viene trovato brutalmente ucciso. Nel tentativo di scoprire cosa è successo, Lizzie si ritrova a scavare sotto la superficie di una famiglia che faceva di tutto per sembrare perfetta. In un mondo dove l’armonia domestica può diventare una gabbia e l’obbedienza un’arma, ogni gesto può nascondere un segreto. Un thriller che scardina il mito della famiglia ideale. Perché a volte, il pericolo si nasconde proprio dentro casa. E dietro ogni filtro, può esserci una verità inquietante.

RECENSIONE: Questo è uno di quei libri che si leggono tutto d’un fiato, senza interrompere nemmeno per un attimo la lettura. Uno di quelli che ti cattura nella sua rete e non ti lascia andare finché non l’avrai completato. Vogli dividere la mia recensione in 2 parti perché ridurre tutto ad un semplice thriller psicologico mi sembra poco.
Parte 1- Ho adorato tutto, dalla scrittura fluida e scorrevole, fino alla denuncia sulla finzione che ci circonda e di cui ci nutriamo ogni giorno. È un thriller pieni di personaggi ambigui, che non sono mai quello che sembrano.Sono molto realistici e amarli o odiarli è un attimo, spesso cambiando idea poi più volte nel corso della lettura. La storia ha un ritmo veloce, con un sottofondo costante di tensione e un pizzico di claustrofobia. Immaginare tante persone tutte assieme e non sapere mai di chi ci si possa fidare, o anche l’ambiente domestico in cui le donne si sentivano prigioniere, accresce quel pizzico di ansia che varie vicende della storia creano a chi legge. La trama è ben costruita, mantiene alta l’attenzione e l’atmosfera, che passa da tranquilla a inquietante in poche righe, e crea un sottile senso di disagio che si sente serpeggiare lungo la spina dorsale.
Parte 2- Mi sono approcciata a questa lettura già pronta a criticare le Trad Wife, che considero la morte del femminismo. In realtà ho trovato un Women Power che mi ha quasi fatto cambiare idea. La storia è una denuncia verso il patriarcato, su come le donne fingano di essere ingenue per adeguarsi e non oscurare i propri compagni, salvo poi rivelarsi toste e con un carattere degno di nota. Getta anche una luce diversa su quello che vediamo sui social, su quanto sia reale e quanto no. Parla di donne che restano intrappolate in matrimoni infelici, spesso “vendute” dai padri che governano col pugno di ferro la famiglia. Di donne costrette a spegnere la loro luce perché altri non vogliono che brillino, e di come quella luce poi torni più splendente che mai. Le donne di questa storia non sono teneri agnellini, e sono una più tosta dell’altra. Anche loro spesso sono grigie, ma un grigio perla elegante e giustificato in tutto e per tutto.
Nonostante io l’abbia trovata una lettura fantastica, non posso dare più di 4 stelle perché ci sono dei pezzi un po’ “vittimistici” che, invece di rafforzare la storia, l’hanno un po’ indebolita. Anche questi sono pezzi di denuncia, ma sono stati scritti in modo da sembrare deboli piuttosto che forti. Consiglio la lettura a chi vuole un thriller mozzafiato, denuncia sociale e personaggi realistici che conquistano subito.
