Sisters of Books

Questo blog nasce per recensire libri. Alcune recensioni saranno serie, altre un po' meno. L'obiettivo, comunque, è parlare di quanti più libri possibili.

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the player- felice stevens

TRAMA:

Un ex campione di football, un padre single e una piccola città piena di segreti: l’amore è il gioco più difficile.

Il venerdì sera, i riflettori a bordo campo nascondono più di quanto mostrino…
Quando Keller Williams, l’ex campione della NFL, torna alla sua cittadina natale per allenare la squadra di football del suo vecchio liceo, scopre con sorpresa che gli piace stare lontano dalle luci della ribalta e passare invece del tempo con i ragazzini sul campo. La cosa ancora più incredibile è l’immediata attrazione che prova per Niall Harper, padre single di uno dei suoi giocatori.
Problema numero uno: Niall Harper non è gay.
Problema numero due: Keller non ha fatto coming out.
Problema numero tre: Niall lo detesta, e Keller neanche sa perché.

Niall Harper, bibliotecario alla scuola superiore, ha sempre fatto la cosa giusta. Tranne essere fedele a se stesso. Divorziato e preso dall’educare un figlio adolescente, Niall scopre con orrore che il nuovo allenatore della squadra di football è nientemeno che lo storico protagonista dei suoi sogni del venerdì sera, nonché la sua nemesi. Non che abbia importanza: Keller non si ricorda di lui. Niente di nuovo: Niall è sempre stato dimenticabile. Ma ora Keller vuole essergli amico, e anche qualcosa di più. È innegabile che quell’uomo insopportabile lo faccia ridere e gli scateni emozioni che mai avrebbe pensato possibili. Ma un campione come Keller potrebbe mai accontentarsi di un tizio normale come Niall?

Stare insieme è più che complicato, ma vale la pena correre il rischio. Niall rivela la sua relazione con il coach di suo figlio, e Keller fa coming out con la squadra, i fan, la stampa e i pettegoli cittadini. Nessuno dei due è preparato ad affrontare le conseguenze, ma ciò non li ferma. È arrivato il momento di correre per segnare la meta della vita e ottenere la vittoria definitiva: il loro lieto fine. E loro due sono pronti.

RECENSIONE: Ho voluto dare un’altra possibilità a quest’autrice che avevo già avuto modo di conoscere. Purtroppo mi ha delusa, non posso farci nulla. La storia non è male in se, ha alcuni dei trope che preferisco, e adoro l’accoppiata sportivo/nerd. Quindi perché non ha funzionato? Perché i protagonisti sono scialbi, non sono arrivati al mio cuore di lettrice. Keller un po’ mi è piaciuto ma non fa nulla per spiccare. Niall è…immaturo? Non so nemmeno come definirlo ma so che suo figlio è più maturo di lui.

Andiamo per ordine e, vi avviso, ci saranno SPOILER.

Keller è un ex giocatore della NFL, reduce da un lutto e da un infortunio, che torna a vivere nella sua città natale per diventare il nuovo allenatore di football della scuola. È gay, non dichiarato e vorrebbe solo trovare l’amore e vivere felice e contento. Fin qua tutto ok, il vero problema è Niall. Niall è stato bullizzato da adolescente dai compagni di squadra di Keller, quindi non ha un buon rapporto con gli sportivi. Peccato che Keller non l’abbia mai sfiorato con un dito e non sapeva nulla di tutto questo, ma Niall trova una cosa intelligente accusarlo di essere un bullo, facendogli venire sensi di colpa inutili. Questo non gli impedisce però di trovarlo attraente e, quando comincia ad abbassare le difese, capisce che Keller è veramente buono e dolce come appare. La sua reazione? “Incredibile, è cambiato”. Solo che Keller è lo stesso di sempre, è Niall che si ostina a dargli contro. Anche Niall non è dichiarato e, quando comincia la relazione con Keller, ci va coi piedi di piombo, facendo un timido coming out con la ex moglie e poi col figlio, al quale chiederà tipo mille volte se davvero è tranquillo riguardo alla sua sessualità.

Arriviamo così al momento peggiore della storia: outing. Niall confessa a Keller di aver fatto comin out col figlio ma gli dice anche che non si sente pronto a rivelarlo al mondo intero. Quindi Keller cosa fa? Spegne il cervello e, per festeggiare una vittoria, sale sugli spalti e limona Niall davanti alle telecamere. Comprensione del testo: NO! E Niall, che aveva detto che non si sentiva pronto? Lo abbraccia come se nulla fosse, dimenticando tutto il resto. Da qui penserete che la storia migliori? Ah, illusi. Qua comincia una scena degna dei peggiori film di serie B, che però risultano carini delle volte. Popolo in rivolta, rivelazioni dell’ultimo minuto, salvataggi e “se licenzi lui me ne vado anche io” a catena.

Mi dispiace da morire che sia stato trattato in modo così poco curato questo libro perché l’autrice ha messo in evidenza un problema molto grave della nostra società: l’incoerenza e la cattiveria all’interno degli stessi movimenti LGBTQIA+. Dopo il coming out/outing pubblico, Keller perde tutta la credibilità agli occhi del mondo; i genitori felici che parlasse coi figli lo accusano delle peggio cose; rischia il licenziamento e nemmeno il preside si oppone. E i colleghi gay, che erano pronti a fargli outing solo per cattiveria perché guadagna più di loro? Un argomento che meritava di essere trattato bene per sottolineare come all’interno della comunità Queer possano esserci altri gruppetti che si discriminano tra di loro. Idea molto bella, ma realizzata male.

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